Remo Bernardi

Da oltre 25 anni lavora come formatore e consulente.
È Morfopsicologo secondo la scuola francese di Louis Corman, la Societé Française de Morphopsycologie di Parigi. Ha conseguito il titolo di Master in Programmazione Neuro Linguistica presso l’Istituto italiano di Pnl Meta ed ha studiato Ipnosi Ericksoniana presso il Milton Erickson Institute di Torino.

Si è diplomato in Filosofia Orientale e Comparata presso la scuola superiore di Filosofia Orientale di Rimini.
Lavora come formatore per importanti aziende multinazionali, dove insegna tecniche di comunicazione efficace, strategica e di negoziazione.
Ha maturato un’esperienza oltre 8000 ore di formazione in aula.
Nel 2015 è stato docente presso l’Università degli Studi di Milano, al corso di laurea in Infermieristica dove ha insegnato: i modelli diagnostici comunicativi efficaci e strategici, tra infermiere-paziente-famiglia.

In ambito sportivo è MentalCoach di atleti campioni del mondo e Ironman per lo sviluppo di motivazione, concentrazione e resilienza.
Ha svolto oltre 5000 sessioni di coaching. È iscritto all’A.I.C.P. (Associazione Italiana Coach Professionisti) Tessera N°605

Conduce gruppi e tiene corsi di meditazione e Filosofia Orientale.

È ricercatore nel campo dell’intelligenza artificiale (lettura di onde cerebrali-pensiero-ipnosi e interazione con Mobile Internet Device) e nella Captologia (persuasione tramite siti web e strumenti tecnologici-informatici)

CORSI DEL DOCENTE

Dai corsi...

Corso di Autostima
Monza / 24 Maggio 2024

IL GIOIELLO NASCOSTO (storia sufi) Quanti di noi, provati dalle vicissitudini della vita, credono, in cuor loro, di essere piuttosto mediocri? Eppure, se si fossero, almeno un po’, incamminati lungo la via della consapevolezza, il sentiero che conduce a esplorare la propria interiorità, in particolar modo con l’aiuto della osservazione interiore, avrebbero scoperto che nel proprio intimo è celato il migliore dei tesori possibili. Quale? «Un uomo s’ubriacò e cadde in un sonno profondo. Un amico rimase presso di lui finché poté, poi, dovendosene andare, ma temendo che l’uomo addormentato potesse trovarsi nel bisogno, gli nascose un gioiello nel bavero dell’abito. Risvegliatosi, l’uomo, ignaro del gesto generoso dell’amico, condusse una vita errabonda, vivendo nella fame e nell’indigenza, finché un bel giorno, anni dopo, i due non s’incontrarono di nuovo. Quando l’amico gli disse del gioiello, l’uomo lo trovò cucito nel proprio abito e non riusciva a credere che una tale fortuna fosse sempre stata lì, a portata di mano per tutti quegli anni, mentre lui aveva condotto un’esistenza miserabile.

Remo

Corso di Autostima
Monza / 24 Maggio 2024

VINCERE SENZA COMBATTERE XI Stratagemma E' perfettamente inutile essere avidi quando si vuole realizzare un progetto, anche nel gioco degli scacchi a volte capita che per salvare la torre è consigliabile sacrificare un pedone! Sir Christopher Wren, geniale architetto inglese, nel 1688 presentò alla pubblica amministrazione della città di Westminster il progetto per il nuovo municipio, il sindaco contestò il progetto dicendosi preoccupato per la sicurezza dell'edificio, secondo lui erano poche le colonne a sostegno del palazzo. L'architetto sicuro dei suoi calcoli, senza contestare il primo cittadino, aggiunse al progetto le due colonne come richiesto. Molti anni dopo la morte dell'architetto, alcuni operai scoprirono che le due colonne terminavano pochi centimetri prima di raggiungere il soffitto.

Remo

Corso di Autostima
Monza / 24 Maggio 2024

Ostacoli Sto camminando lungo un sentiero. Vado dove mi portano i miei piedi. Il mio sguardo si posa sugli alberi, sugli uccelli, sulle pietre All'orizzonte vedo stagliarsi la sagoma di una città. Aguzzo la vista per distinguerla meglio. Sento che quella città mi attira. Non so come, ma mi rendo conto che in quella città potrei trovare tutto ciò che desidero. Tutte le mie mete, i miei obiettivi e i miei successi. Le mie ambizioni e i miei sogni vivono in quella città. Quello che vorrei ottenere, quello di cui ho bisogno, quello che più mi piacerebbe essere, quello cui aspiro, quello che tento di fare, per cui lavoro, quello cui ambisco da sempre, quello che sarebbe il mio più grande successo. Immagino che tutto questo stia nella città. Senza un attimo di esitazione mi metto a camminare verso di lei. Poco dopo il sentiero comincia a salire. Mi sento un po' stanco, ma non importa. Vado avanti. Scorgo un'ombra nera, più avanti, lungo il sentiro. Mentre mi avvicino mi accorgo che enorme fossato m'impedisce di passare. Ho paura... esito Mi scoccia il fatto che la mia meta non si cosi facile da raggiungere. Comunque decido di scavalcare il fossato Muovo qualche passo indietro, prendo la rincorsa Riesco a superarlo. Mi riposo un momento e poi continuo a camminare. Qualche metro più avanti ecco un altro fossato. Prendo di nuovo la rincorsa e scavalco anche quello. Mi metto a correre verso la città: la strada pare libera Ma all'improvviso un precipizio blocca la mia corsa. Mi fermo. Impossibile scavalcarlo. Vedo che il vicino ci sono delle assi di legno, chiodi e attredi Mi rendo conto che sono i per costruire un ponte. Non sono mai stato abile con le mani. ... Penso di rinunciare. Guardo la meta cui anelo tanto... e non mollo. Comincio a costruire il ponte. Passano ore, o giorni, o mesi. Il ponte è costruito. Emozionato, lo attraverso E quando giungo dall'altra parte... scopro il muro. Un gigantesco muro freddo e umido circonda la città dei miei sogni... Mi sento così abbattuto... Cerco un modo per evitarlo. Non c'è verso. Lo devo scalare. La città è così vicina... Non lascerò che quel muro mi impedisca di passare. Mi accingo ad arrampicarmi. Mi riposo per qualche minuto e prendo fiato... Tutt'a un tratto vedo sul ciglio del sentiero un bambino che mi guarda come se mi conoscesse. un bambino che mi sorride con un'aria di complicità. Mi ricorda me stesso... quando ero bambino e per questo motivo mi azzardo a esprimere ad alta voce le mie lamentele: «Perché tutti questi ostacoli tra me e il mio obiettivo?». Il bambino si stringe nelle spalle e mi risponde: «Perché lo chiedi a me? Gli ostacoli non c'erano prima che arrivassi tu... Gli ostacoli sei stato tu a portarli>. Storie per imparare a conoscersi Jorge Bucay

Remo

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