Lucia Tilde Ingrosso.
Maturità classica a Cortona (Arezzo) e laurea in Economia aziendale alla Bocconi di Milano.
Da sempre, un grande amore per la scrittura.
Giornalista, lavora nella redazione del mensile di business Millionaire.
Come scrittrice, ha pubblicato 23 libri con i principali editori, in generi che spaziano dal giallo al noir, dal rosa all’umorismo, dalle guide di impresa ai romanzi per ragazzi.
Le sue uscite più recenti sono il thriller Una sconosciuta (Baldini+Castoldi), il manuale umoristico 101 cose da fare in gravidanza e prima di diventare genitori, scritto con il marito Giuliano Pavone (Newton Compton) e il romanzo biografico Anna Politkovskaja. Reporter per amore (Morellini).
Ama divulgare la potenza creatrice della scrittura fra ragazzi di ogni età. Collabora con il CFS, Centro formazione supereroi, che regala laboratori di scrittura agli studenti di Milano e hinterland.
Ciao a tutti, per la prossima lezione (e lo dico in particolare a chi non c'era: Chiara, Federica, Irene, Andrea...) il "compito" è quello di immedesimarsi in un personaggio (uno solo) e produrre un testo per convincere il pubblico facendo leva sui sentimenti. Sinner VS Berrettini: chi ammettere a un prestigioso torneo Kamala VS Donald: chi eleggere come presidente Usa Fedez VS Ferragni: a chi affidare la custodia dei figli Loren VS Bardot: chi è l'attrice più iconica di quella generazione Barbieri VS Cannavacciuolo: a chi si deve maggiormente il successo di Masterchef A lezione ho consigliato dei testi Belle parole, Ferdinando Sallustio Vendere come Jeff Bezos, Carmine Gallo L'arte dello storytelling, Kindra Hall Come nascono le storie, Pablo Trincia A mercoledì! l
Lucia TildeCiao a tutti. Mannaggia, mi mancate! Grazie a chi ha lasciato il suo feedback. Ho adorato i complimenti, che alimentano la mia autostima. Ho apprezzato le critiche, che metterò a frutto per il futuro. Sto pensando di proporre al Tempo ritrovato un laboratorio di scrittura in cui lavorare insieme su vari spunti, confrontarsi su generi diversi, misurarsi su letture e scritture collaborative e incrociate. Tutto ciò per dire che spero di rivedervi! Ho aggiunto il bel racconto di Marco. Un saluto a tutti e grazie ancora Lucia
Lucia TildeGrazie Barbara, e brava... ottime osservazioni. Crizia è un personaggio "difficile" per me, perché dovrebbe avere differenze "sottili"... reprime i sentimenti ma maschera di reprimerli... quel "con il cuore" è troppo, dovrei intiepidirlo. Prima interpretazione! Crizia ha sempre difeso Antonio perché ha da sempre un'attrazione per lui proprio perché Antonio è un uomo tutto d'un pezzo, senza mezze misure, molto protettivo, di principi, e molto autentico, pur con tutti i suoi narcisistici limiti. Nella mia storia lo stupro non è avvenuto, non entrerò mai nei dettagli ma, di fatto, fu un lascivio palpeggiamento, che a parte che sbagliato sicuramente non può non lasciare traccia, lo so per esperienza personale, ma comunque voglio proprio un'ambiguità, su questo: ho bisogno che lui abbia compiuto qualcosa di disgustoso e ferire una persona indifesa, e voglio che sia qualcosa di disonorevole, quindi ho bisogno che abbia agito, ma voglio che sia qualcosa di subdolo, in questo modo si giustifica l'odio della madre ma posso mantenere la sua relazione con Crizia e con sua figlia. lui è simile a De Niro in Mission, compiuta una grave cattiveria passa la vita a redimersi. Hai ragione anche sull'aspetto della lettera: non si dicono queste cosee per lettera! Questo è un punto debole, dovrò giustificarlo. Nella storia, però, Fiammetta, che ha 53 anni, viene considerata da Crizia come una donna che ha bisogno del suo aiuto nonostante tutto lasci credere il contrario: Fiam è una teppista, bulla, arrogante, violenta e incontrollabile. Nulla la spaventa, ma ha ereditato dal padre un carattere d'acciaio, sembra insomma inscalfibile. Tra loro ci furono molti precedenti negativi: la figlia, pur odiandolo e maltrattandolo era protettiva e non si fidava di Crizia, forse per gelosia? Le incendiò una casa, si installò nella successiva creandole disagi e imbarazzo e la trattò sempre con diffidenza e sufficienza. Se fossi bravo, saprei fare emergere che Crizia ha anche, un sottile piacere, nel ferire Fiammetta... Questa ambiguità sarebbe fantastica, ma è un'impresa mica da ridere! me la segno. P.S. Fiammetta sapeva già! L'aver inferto una ferita, anche nel caso non ci fosse stato danno psicologico, a un'innocente indifesa, è il tema dominante della vita di Antonio, che, da narcisista, non si accontenta di sapere che Princesa pare stare bene, perché lui non sopporta l'idea di avere fatto un'azione così vile e disonorevole, e l'azione avrebbe potuto comunque causare, se pure non successe, una ferita interiore perenne. Lui tenterà di "redimersi" ma esagerando in senso opposto, e sua figlia purtroppo ne pagherà le spese.
Yuri
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