Corso di Comunicazione seduttiva avanzato a Monza

Corso di Comunicazione seduttiva avanzato a Monza
Corso di Comunicazione seduttiva avanzato a Monza

5 incontri e 10.0 ore di lezione a 89 da mercoledì 8 Maggio 2024

Un corso per imparare l’arte della seduzione. Comunicare conducendo a sè, questo è il significato di “sedurre”. Un’ottima occasione per migliorare le proprie relazioni in ambito sociale e lavorativo. Dopo il livello base, ecco nuove lezioni per andare a fondo degli argomenti già affrontati.
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Principale tema di questo corso è la comunicazione, verbale e non verbale, in tutte le situazioni dove quel pizzico di fascino e consapevolezza in più, possono fare la differenza.

L’essere seduttivi non è una pratica legata alle apparenze ma alle modalità con cui si comunica, alla forma che da mero contenitore di un messaggio diventa fondamentale veicolo del suo contenuto.

Le persone seducenti sanno catturare l’attenzione di chiunque in qualsiasi situazione. Il corso offre strategie pratiche per comunicare in modo efficace e seduttivo, non solo per conquistare la persona dei nostri sogni ma anche per essere interessanti di fronte ai nostri clienti, al capo, ai nostri amici. L’obiettivo è saper comunicare meglio con tutti, entrando in sintonia istantanea con gli altri usando i metodi e le tecniche comunicative usate dalle scienze leader nel campo, ovvero la programmazione neurolinguistica e l’ipnosi Ericksoniana.
Il corso è rivolto a chi ha già partecipato al livello base

Per tutti i nostri corsi rilasciamo un attestato di partecipazione in formato digitale che sarà possibile scaricare dal sito internet una volta terminate le lezioni.

Remo Bernardi

Io & Gli altri

Da oltre 25 anni lavora come formatore e consulente.
È Morfopsicologo secondo la scuola francese di Louis Corman, la Societé Française de Morphopsycologie di Parigi. Ha conseguito il titolo di Master in Programmazione Neuro Linguistica presso l’Istituto italiano di Pnl Meta ed ha studiato Ipnosi Ericksoniana presso il Milton Erickson Institute di Torino.

Si è diplomato in Filosofia Orientale e Comparata presso la scuola superiore di Filosofia Orientale di Rimini.
Lavora come formatore per importanti aziende multinazionali, dove insegna tecniche di comunicazione efficace, strategica e di negoziazione.
Ha maturato un’esperienza oltre 8000 ore di formazione in aula.
Nel 2015 è stato docente presso l’Università degli Studi di Milano, al corso di laurea in Infermieristica dove ha insegnato: i modelli diagnostici comunicativi efficaci e strategici, tra infermiere-paziente-famiglia.

In ambito sportivo è MentalCoach di atleti campioni del mondo e Ironman per lo sviluppo di motivazione, concentrazione e resilienza.
Ha svolto oltre 5000 sessioni di coaching. È iscritto all’A.I.C.P. (Associazione Italiana Coach Professionisti) Tessera N°605

Conduce gruppi e tiene corsi di meditazione e Filosofia Orientale.

È ricercatore nel campo dell’intelligenza artificiale (lettura di onde cerebrali-pensiero-ipnosi e interazione con Mobile Internet Device) e nella Captologia (persuasione tramite siti web e strumenti tecnologici-informatici)

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  • mercoledì 8 Maggio 2024  h.20.30-22.30  
  • mercoledì 22 Maggio 2024  h.20.30-22.30  
  • mercoledì 29 Maggio 2024  h.20.30-22.30  
  • mercoledì 5 Giugno 2024  h.20.30-22.30  
  • mercoledì 12 Giugno 2024  h.20.30-22.30  
Eurohotel-Sala Berlino
Via Monza, 27 Concorezzo  Monza

Il prezzo totale del corso è di 89 € per persona.

Puoi pagare in uno dei seguenti modi:

  • Con bonifico bancario
  • Con Satispay
  • Con Carta di credito
  • Con Scalapay in 3 rate senza interessi

Qualche giorno prima dell'inizio ti invieremo una mail con tutti i dettagli per il primo incontro e per il pagamento.

Hai ulteriori domande? Consulta la sezione F.A.Q. oppure inviaci una mail all'indirizzo corsi@iltemporitrovato.org

Corso di Comunicazione seduttiva avanzato a Monza

5 incontri e 10.0 ore di lezione a 89 € da mercoledì 8 Maggio 2024

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Dal corso...

Corso di Comunicazione seduttiva avanzato
Monza / 8 Maggio 2024

E’ l’azione, non il frutto dell’azione, che è importante. Dovete fare la cosa giusta. Forse non siete in grado di farla, forse non è il momento giusto per ottenere un frutto. Ma questo non significa che dobbiate fermarvi e non fare la cosa giusta. Non potrete mai prevedere quali risultati verranno dalle vostre azioni. Ma, se non fate nulla, non ci sarà nessun risultato. Gandhi

Remo

Corso di Comunicazione seduttiva avanzato
Monza / 8 Maggio 2024

Un vecchio sul letto di morte chiamò a sé i quattro figli per spiegare come dovevano comportarsi, dopo la sua morte, per la divisione dei beni. Disse loro che in caso di controversie dovevano recarsi presso l’oasi di Najran dove il capotribù era un suo amico molto saggio che li avrebbe di certo aiutati. Dopo la morte dell’uomo i suoi quattro figli non riuscivano ancora ad accordarsi sulla successione dei beni del padre. Uno di loro propose di andare presso l’osai di Najran come gli aveva consigliato il padre prima di morire. Lungo il cammino si accorsero casualmente delle tracce di un cammello, il primo ragazzo disse che quell’animale doveva essere cieco da un occhio, il secondo asserì che doveva anche essere zoppo e dagli altri due venne fuori che probabilmente aveva perso la coda ed anche il padrone. Continuata la marcia si incrociarono con un cammelliere che chiese loro se avessero visto un cammello. Il primo dei fratelli disse: “Un cammello cieco da un occhio?”, il secondo: “Anche zoppo?”, il terzo: “Era un cammello senza coda?” ed infine l’ultimo: “E vagava nel deserto perché aveva perso il suo padrone?”. Il cammelliere rimase stupito dall’esattezza delle loro affermazioni, ma disse che probabilmente era un cammello simile al suo. Uno dei ragazzi allora replicò: “Aveva un sacco di grano da una parte?”, un altro di loro: “Dall’altra aveva un vaso ricolmo di miele?”, infine un altro: “Era anche cavalcato da una donna incinta?”. A questo punto il cammelliere pensò che se i ragazzi sapevano tutte quelle cose esatte sul suo cammello, certamente erano loro che l’avevano rubato, ecco perché la bestia con il suo carico non si trovava. Allora il cammelliere condusse i ragazzi all’oasi di Najan, la sua tribù che era lì vicino e li portò davanti al capo, amico del padre dei ragazzi, accusandoli di furto. Di fronte al capotribù i ragazzi dissero che non avevano mai visto il cammello, questi allora chiese loro di spiegargli come avessero fatto ad avere tutte quelle informazioni esatte. Il primo disse di aver notato come solo le erbe su un solo lato della strada fossero state brucate, ecco perché pensava che il cammello fosse cieco da un occhio. Il secondo affermò che non tutte le tracce sul terreno avevano la stessa profondità e questo lo induceva a pensare che il povero animale fosse zoppo. Il terzo fratello disse che gli escrementi sulla strada non avevano forma irregolare come quando un cammello ha la coda. Il quarto infine spiegò come la bestia brucasse non in linea, ma in modo irregolare per aver perso la guida del padrone. Il capotribù allora chiese come avessero capito, senza averlo visto, quello che il cammello portava. Tutti e quattro i fratelli allora risposero all’unisono che avevano notato una lunga fila di formiche a destra che portavano dei chicchi di grano, mentre a sinistra delle mosche che si agitavano sul miele versato. Il cammelliere allora chiese una spiegazione su come avessero indovinato che sul cammello c’era una donna e per di più incinta. Uno dei ragazzi allora rispose per tutti: “Abbiamo trovato dei lunghi capelli di donna e abbiamo visto che ad un tratto si è seduta per riposarsi, quando è andata per rialzarsi ha dovuto appoggiarsi sui palmi delle mani perché probabilmente era pesante, per questo abbiamo pensato che fosse stata una donna incinta”. Tutti nella tenda rimasero attoniti e si guardarono l’uno con l’altro per poi rendersi conto che i quattro fratelli stavano dicendo la verità. Il capotribù allora li accolse con i più grandi onori ed una volta risolta la controversia per l’eredità del padre li congedò riempiendoli di regali, strappando però una promessa ai fratelli: se nella tribù avessero avuto bisogno di cercare qualcosa o qualcuno, sarebbero dovuti intervenire loro, data la straordinaria abilità di osservatori di tracce. Grignola A., Miti Arabi. Demetra, Firenze, 2001

Remo

Corso di Comunicazione seduttiva avanzato
Monza / 8 Maggio 2024

Grazie Remo...pura e semplice verità...a volte così difficile da mettere in pratica e far capire all'altro, durante una conversazione!

Alessandra