Come si può presentare Luca Galiberti (il Griso), se non con la matita in mano? I suoi corsi di fumetto sono amatissimi da grandi e piccoli (scopri qui tutte le proposte), la sua voglia di disegnare e di trasmettere questa passione agli altri è senza fine. Comunque anche a lui abbiamo chiesto di rispondere alle domande del nostro “Questionario di Proust” (un po’ rivisto). Ecco cosa ci ha raccontato

Il tratto principale del mio carattere
Mi dicono che i lati che più risaltano del mio carattere siano l’allegria e il buonumore.

La qualità che più apprezzo in una persona
A molti questa qualità può dare fastidio ma io apprezzo molto la chiarezza e la sincerità: se non va bene qualcosa me lo dici in faccia e tutto si risolve prima.

Il mio principale difetto
Vediamo… perché mica ne ho uno solo… comunque l’errore che tendo a commettere più spesso è dare troppa fiducia alle persone… che a volte è mal riposta…

La mia occupazione preferita
Io insegno disegno e quindi non può essere che… disegnare! Ma anche vedere film, suonare e leggere (così non faccio torto a nessune delle altre).

Il mio sogno di felicità
Star bene con se stessi e far sentire così tutti gli altri: le persone care, gli amici o gli allievi.

Cosa sognavo di essere da bambino
Qui non basterebbe un articolo ma, come ogni bambino immagino, avevo davvero tanti sogni: dall’astronauta al mago… ma quello più curioso che mi ricordo è che da grande volevo fare… l’imitatore (si vede che sono cresciuto con la televisione degli anni ’80…!)

Il profumo o odore che preferisco
Non mi hanno mai fatto questa domanda ma così su due piedi direi il buonissimo profumo della pizza!

Il mio luogo del cuore
Beh, non è un luogo fisico ma mentale… io per rilassarmi mi immergo nelle mie letture, quindi quando stacco tutto e mi concedo di leggere ecco: quello è il luogo mentale che preferisco!

Un oggetto a cui sono particolarmente affezionato
Sono molto tecnologico (o almeno, così mi disegnano …), quindi i miei oggetti inseparabili sono il mio smartphone e il mio tablet… so già cosa starete pensando: “che perditempo!”. In realtà vi posso assicurare che perdo pochissimo tempo sui social, quando utilizzo questi oggetti è per creare qualcosa: la pubblicità della mia prossima raccolta di fumetti, l’ideazione di un video promozionale, la creazione di qualche disegno in digitale…

I miei artisti preferiti (scrittori, pittori, musicisti, fotografi…)
Ho una limitata rosa di artisti preferiti, probabilmente non sono il tipo adatto degli influencer che cercano di rifilarti qualsiasi cosa… per cui metterei dei bei dischi di Battisti e dei Beatles, poi mi concederei una bella lettura di Stephen King, andrei ad una bella mostra di Van Gogh e per finire mi gusterei un bel film con Jack Nicholson e Robin Williams.

Quel che detesto più di tutto
Detestare è un parolone… però diciamo che le persone che affermano evidenti stupidate plateali su temi che non conoscono mi fanno abbastanza ridere…

Il dono di natura che vorrei avere
A volte vorrei saper contare fino a 10 prima di rispondere, perché in certe situazioni sono abbastanza diretto. Questo non vuol dire che sono irascibile, per carità… ma anche per legarmi a quello che dicevo prima, a me piace dire le cose in faccia… magari contando fino a 10 le direi più diluite (sicuramente diluite in 10 secondi…).

Un obiettivo per il futuro
La mia risposta è proprio: “un obiettivo per il futuro”, non importa quale ma bisogna averlo! Senza si fa concorrenza alle tante persone che tirano sera senza avere nemmeno un’idea, una meta, un traguardo.

Il mio motto
Cuor contento il ciel l’aiuta! Ci credo fortemente.

Come è nata (e poi cresciuta) la passione per il fumetto?
Come dicevo, sono cresciuto negli anni ’80 davanti ai robottoni della TV (Goldrake, Mazigna, Jeeg Robot…) e subito, mentre li guardavo combattere, mi veniva voglia di disegnarli. Poi la passione è continuata e ho fatto studi artistici, e successivamente anche tre anni alla scuola del fumetto di Milano al Castello Sforzesco.

Cosa diresti a un nuovo corsista per invitarlo a partecipare?
Non pensarci e iscriviti, anche se non sai disegnare: il corso serve a questo! Se invece sei già capace, benvenuto: c’è sempre spazio per migliorarsi.

Raccontaci un aneddoto significativo legato a uno dei corsi che hai tenuto.
Anche qui ce ne sarebbero di molto divertenti, però ecco un paio di quelli più significativi: per il corso dei ragazzi (dagli 8 ai 13) ho una piccola fan che mi segue in tutte le mie lezioni, anche su altre piattaforme. Devo dire che è simpaticissima ed evidentemente si realizza e si sente bene in quell’ora e mezza di disegno. Mentre per il corso degli adulti (dai 16 anni in su) mi sono stupito della voglia e della vitalità una corsista, una ultra settantenne che mi ha detto: “sei vecchio solo quando perdi la voglia di imparare”!

Cosa ne pensi del mondo del fumetto oggi?
Oggi in edicola trovo tante pubblicazioni che paragonate ai maestri del passato mi fanno un po’ rimpiangere i tempi d’oro degli Sturmtruppen, di Asterix, di Jacovitti, dei Peanuts… qualcuno dice che i tempi sono cambiati e che ora i fumetti sono altro. Io, a dir la verità, cerco di stare sulle spalle dei giganti citati prima.

Quale fumetto suggeriresti ai tuoi corsisti alle prime armi, e perché?
Dipende dall’età dei ragazzi, per la prima fascia dagli 8 ai 13 il mio suggerimento è sicuramente di stare sui classici e sempreverdi Topolino e Paperino, perché oltre ai disegni che sono veramente dei capolavori, propongono sempre storie nuove ma adatte ad ogni età. Mentre per i ragazzi più grandi, dai 16 in su, propongo sicuramente qualsiasi personaggio della scuderia Bonelli, la maggiore casa editrice di fumetti italiana. Lì possono trovare personaggi tipo Julia, la criminologa, Tex il leggendario cowboy, Martin Mystère, detective dell’insolito. Il mio preferito però è Dylan Dog, l’indagatore dell’incubo.

Qual è il consiglio più importante che daresti a chi si avvicina al disegno?
Il disegno e il fumetto sono principalmente una forma di comunicazione, se si apprendono le basi in maniera corretta si ha in mano un mezzo potentissimo per poter rivolgerci a chiunque, portando il nostro personale messaggio. Poi è anche divertimento, ovviamente! Perché, diciamolo: quale tempo è speso meglio di quello utilizzato per immergerci in un’appassionante e fumettosa avventura?